lunedì 4 marzo 2013

Focaccia alta alta

A chi non piace la focaccia alzi la mano? Sfido a trovarne uno. Magari possiamo discutere sul fatto che esistono focacce e focacce ma credo che sia assodato che la focaccia in sè sia intoccabile.
Sì infatti un cibo così semplice, a parità di ingredienti e metodologia di lavorazione, può acquisire un sapore ogni volta diverso, una nota di gusto che l'ultima volta non ci sembrava di aver percepito. Io sono convinta che quel "quid" dipenda dalle nostre mani, dalla nostra cucina, dal nostro animo  sereno o in burrasca... e ogni volta viene fuori una focaccia "buona come il pane" che come il pane si presta a molteplici utilizzi sia salati che dolci, ottima anche "così come mamma l'ha fatta"!

Ingredienti

500 ml di acqua
1 cucchiaino di zucchero
1 cubetto di lievito di birra
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva (evo)
sale q.b.
100 gr di farina di semola
farina 00 q.b.

Preparazione

Sciogliete il cubetto di lievito nell'acqua a cui avrete aggiunto lo zucchero. Unite l'olio evo e la farina che il composto raccoglie. Impastate almeno per 15 minuti in modo che l'impasto incorpori più aria possibile. Aggiungete il sale secondo i vostri gusti ( io personalmente ne metto pochissimo o per niente).
Ponete l'impasto in una ciotola e mettetelo a lievitare in luogo caldo fino al raddoppio del suo volume.
Se avete fretta potete "aiutare" la lievitazione passando l'impasto 30 secondi al microonde e poi lasciarlo a lievitare nel forno stesso.

Una volta lievitato, stendetelo su una teglia da forno (quella in dotazione con il forno) unta precedentemente o ricoperta di carta-forno, ungete la focaccia con le mani e praticate delle piccole pressioni con i polpastrelli su tutta la sua superficie. Se volete potete aggiungere del sale grosso o del rosmarino. Lasciate lievitare altri 30 minuti. Cuocete nel forno ventilato a 200° fino al grado di cottura desiderato.

Consiglio: Se non la consumate tutta in giornata (dubito), potete conservarla in frigo in una busta da freezer per due o tre giorni o congelarla a quadrotti.

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